Il Peperoncino

Storia e tradizione del peperoncino di Calabria

Il peperoncino piccante ha una storia antichissima, essendo usato come alimento già dal 5500 a.C. in Messico. Grazie a Cristoforo Colombo, il peperoncino giunse in Europa nel 1493 dalle Americhe, diffondendosi rapidamente e diventando ingrediente indispensabile nella cucina di molti paesi, Calabria compresa.

Il Peperoncino di Calabria: Simbolo di Identità Regionale

In Calabria, il peperoncino è radicato nella cultura e nella tradizione culinaria locale da secoli. Numerose testimonianze storiche ne documentano l’uso fin dal XVII secolo, quando era considerato un alimento fondamentale per la popolazione.

Il “Calabresissimo Peperoncino”, come lo definisce il professor Vito Teti, esprime un profondo legame con questa regione d’Italia. Citato in diverse opere letterarie, il peperoncino calabrese è diventato un vero e proprio simbolo di identità regionale.

Tradizione e artigianalità nella Coltivazione

La coltivazione del peperoncino in Calabria si è sempre svolta in piccole aziende a conduzione familiare, preservando tecniche e lavorazioni tramandate di generazione in generazione. Questa specializzazione ha permesso di mantenere inalterata la tradizione, garantendo la qualità di un prodotto lavorato artigianalmente.

Peperoncino rosso lungo

Il Peperoncino nella Cucina Calabrese

Il peperoncino è ingrediente fondamentale in molte ricette tipiche della Calabria, dalla conserve ittiche ai salumi, dai primi piatti ai contorni. Viene utilizzato anche nelle cucine degli albanesi di Calabria e nell’area Calabro-Greca, diventando protagonista di piatti unici e autentici.

Simboli e Celebrazioni del Peperoncino di Calabria

Il legame del peperoncino con il territorio calabrese è evidente anche nelle tradizionali trecce rosse appese a porte e finestre, e nelle numerose sagre e festival dedicati a questa spezia, come il Festival del Peperoncino di Diamante e la Festa del Peperoncino di Cerchiara di Calabria.

Il Consorzio dei Produttori del Peperoncino di Calabria si impegna a valorizzare e promuovere questo prodotto unico, radicato nella storia e nella cultura della regione, preservandone l’autenticità e la tradizione.

Caratteristiche e proprietà

Caratteristiche e Proprietà del Peperoncino di Calabria

La Piccantezza del Peperoncino

La piccantezza del peperoncino è dovuta alla capsaicina, una molecola responsabile della sensazione di bruciore. Già nel 1912, il chimico Wilbur Scoville sviluppò un test per misurare l’intensità della piccantezza, che viene espressa in unità Scoville (SHU). I peperoncini più piccanti possono raggiungere milioni di SHU.

La Biosintesi della Capsaicina

La capsaicina si forma attraverso due principali vie metaboliche: la via fenilpropanoide, che contribuisce alla struttura fenolica della molecola, e il metabolismo degli acidi grassi. La concentrazione di capsaicina aumenta durante la crescita del frutto, raggiungendo il picco tra i 40 e i 50 giorni.

Dove si Trova la Capsaicina

La capsaicina è prodotta da ghiandole situate nella placenta e nella parete del frutto del peperoncino. Mentre i semi sono ricoperti in superficie da capsaicinoidi, ma non ne sono internamente ricchi. Il colore della placenta può indicarne il livello di piccantezza: chiara segnala bassa piccantezza, gialla/rossastra alta piccantezza.

Proprietà Benefiche della Capsaicina

Oltre al caratteristico sapore piccante, la capsaicina possiede numerose proprietà benefiche per la salute, come un possibile ruolo protettivo per il tratto gastrointestinale, un effetto analgesico e antinfiammatorio, e un potenziale effetto sulla perdita di peso.

Come Alleviare il Bruciore

Per alleviare il bruciore causato dal peperoncino, è consigliato l’uso di alimenti grassi come panna, formaggi morbidi o yogurt, che formano uno strato protettivo sulla mucosa orale. Anche il riso bianco e bevande a base di yogurt sono efficaci rimedi tradizionali.

Aspetti Nutrizionali del Peperoncino

I peperoncini contengono numerosi nutrienti benefici, come vitamine (soprattutto vitamina C), sali minerali (potassio) e sostanze antiossidanti come i carotenoidi. Inoltre, sono poveri di grassi e colesterolo, ma ricchi di fibra alimentare.

Il Consorzio del Peperoncino di Calabria si impegna a valorizzare e promuovere le straordinarie caratteristiche di questa spezia, preservandone l’autenticità e le proprietà uniche.

Botanica

Il peperoncino appartiene al genere Capsicum, derivante dal latino “capsa” che significa “scatola”, in riferimento alla forma dei suoi frutti. La famiglia botanica a cui appartiene è quella delle Solanacee, come il pomodoro e la patata.

Caratteristiche del Capsicum Annuum

Il Capsicum annuum, la specie più coltivata, è una pianta annuale da noi, ma perenne nelle zone d’origine. I suoi frutti, simili a piccoli peperoni, possono avere diversi colori, dal verde all’arancione, al rosso, al viola. Sono commestibili sia freschi che essiccati, e hanno proprietà stimolanti, antisettiche e digestive.

Coltivazione del Peperoncino

Il peperoncino è una pianta molto adattabile, che predilige l’esposizione al sole e temperature miti. Va seminato in primavera e trapiantato a 15 cm di altezza, lasciando 30 cm tra una pianta e l’altra. L’irrigazione e la concimazione devono essere calibrate per ottenere il giusto grado di piccantezza.

Il Consorzio dei Produttori del Peperoncino di Calabria valorizza questa antica e preziosa pianta, preservandone le caratteristiche botaniche uniche e la coltivazione tradizionale.

Principali Specie di Peperoncino

Tra le principali specie coltivate a livello mondiale, le più comuni sono:

Capsicum annuum:

la più diffusa, include sia i peperoni dolci che i peperoncini piccanti come il cayenna e il jalapeno.

Capsicum baccatum:

tipica di Bolivia e Perù, con frutti di media piccantezza.

Capsicum chinense:

comprende i peperoncini più piccanti al mondo, come l’habanero.

Capsicum frutescens:

subito dopo i chinense, sono tra i più piccanti, ma difficili da coltivare nelle zone temperate.

Come conservarlo

Come Conservare il Peperoncino di Calabria

Il peperoncino di Calabria è un ingrediente prezioso e versatile che può essere conservato in diversi modi, a seconda delle necessità. Qui ti mostriamo i principali metodi di conservazione per mantenere il peperoncino fresco, piccante e gustoso.

Attenzione e Sicurezza

Il peperoncino contiene capsaicina, una molecola che provoca il senso di piccantezza. La sua intensità dipende dal tipo di peperoncino e dalla sensibilità individuale. Prima di maneggiare i peperoncini, è importante adottare alcune precauzioni per evitare irritazioni:

  • Guanti protettivi per proteggere la pelle.
  • Mascherina per proteggere la mucosa orale e nasale.
  • Occhiali protettivi per evitare irritazioni agli occhi.

Quando assaggi i peperoncini, inizia con piccole quantità per testare la tua reazione. In caso di eccessivo bruciore, puoi alleviare il fastidio sciacquando con latte o olio vegetale. Se la piccantezza è troppo intensa, rimuovi la placenta interna (la parte che contiene i semi), poiché è la zona con la concentrazione più alta di capsaicina.

Metodi di Conservazione del Peperoncino

1. Conservazione Fresca (per un breve periodo)

I peperoncini freschi non devono essere conservati a temperature inferiori ai 10°C, poiché questo ne ridurrebbe la qualità e il contenuto vitaminico. Per una conservazione a breve termine, tienili in un luogo fresco e asciutto.

2. Congelamento

Il congelamento è un metodo pratico, particolarmente adatto per le varietà carnose di peperoncino. Puoi congelare i peperoncini interi o a pezzetti, senza sbollentarli. Usando un sacchetto per congelazione, il peperoncino si conserverà per diversi mesi.

3. Essiccazione

L’essiccazione è ideale per conservare il peperoncino a lungo. Scegli un luogo caldo, arieggiato e ombreggiato con temperature sotto i 35°C.  Dopo l’essiccazione all’aria, il processo può essere completato in forno a bassa temperatura. Sebbene l’aroma possa diminuire, la piccantezza rimarrà invariata.

4. Conservazione Sotto Aceto

  • Sterilizza i barattoli e gli utensili con acqua bollente.
  • Incidi i peperoncini per permettere all’aceto di penetrare meglio.
  • Sbollenta brevemente i peperoncini, poi mettili in un barattolo pulito. Aggiungi aceto bianco, sale e acqua bollente (usa una buona quantità di aceto e sale per evitare la formazione di muffa).
  • Chiudi il barattolo ermeticamente e conservalo in un luogo fresco. Le conserve sott’aceto possono durare fino a un anno.

5. Conservazione Sott’Olio

  • Taglia i peperoncini a rondelle e, se necessario, essiccali (al sole o sotto sale) per eliminare l’umidità.
  • Una volta asciutti, metti i peperoncini in un barattolo sterilizzato, coprendoli con olio extravergine di oliva.
  • Dopo aver chiuso il barattolo, sterilizzalo e riponilo in un luogo fresco e asciutto. Lasciali riposare per almeno 45 giorni prima di consumarli, in modo che il sapore si sviluppi appieno.

Considerazioni Finali

Quando conservi il Peperoncino di Calabria, è fondamentale lavorare con attenzione, selezionando peperoncini freschi e puliti, e utilizzando attrezzature sterilizzate. I metodi di conservazione come sotto aceto e sott’olio non solo prolungano la durata del peperoncino, ma ne esaltano anche il sapore e la piccantezza.